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"L'indolente è il Siciliano, quello con la esse maiuscola, realista, disincantato, a volte cinico, ironico ed autoironico pronto a prendere in giro tutti ma prima di tutti se stesso" by Antonino Virtù
Tegola su Marco Travaglio, condannato a 8 mesi di reclusione e 100 euro di pena pecuniaria per diffamazione nei confronti del parlamentare ed ex-ministro di Forza Italia Cesare Previti. la sentenza è stata emessa poco fa dal Tribunale di Roma e fa riferimento all’articolo pubblicato dal settimanale L’Espresso il 3 ottobre del 2002 con il titolo: «Patto scellerato tra mafia e Forza Italia».
Con Travaglio è stata condannata a 5 mesi anche Daniela Hamaui, direttore responsabile del settimanale, anche se va sottolineato che per entrambi gli imputati la pena è sospesa. Previti incasserà comunque un risarcimento di ventimila euro per la diffamazione subita dall’Espresso, sempre per decisione del giudice.
Le motivazioni della sentenza non si sanno ancora, ma probabilmente le gravi accuse che trasparivano dall’articolo saranno state considerate non provate. Ve ne riportiamo alcuni passaggi significativi, mentre qui potete trovare l’intero testo.
Su Dell’Utri:
Ilardo racconta al colonnello anche come Cosa Nostra decise di votare nel 1994. «In Caltanissetta, i ‘palermitani’ avevano indetto una riunione», in cui si era deciso che «tutti gli appartenenti alle varie organizzazioni mafiose del territorio nazionale avrebbero dovuto votare Forza Italia». Come mai? «I vertici avevano stabilito un contatto con un esponente insospettabile di alto livello nell’entourage di Berlusconi. Questi, in cambio del loro appoggio, aveva garantito normative di legge a favore degli inquisiti appartenenti alle varie ‘famiglie’ mafiose, nonché future coperture per lo sviluppo dei loro interessi economici quali appalti, finanziamenti statali…».
Chi è l’ uomo «dell’entourage di Berlusconi»? La risposta è in un verbale firmato da Riccio il 21 dicembre 1998 davanti ai pm di Firenze che indagano sui mandanti occulti delle stragi: «Nel marzo-aprile 1994 ho detto a Ilardo: per caso l’uomo dell’entourage è Dell’Utri? Lui mi ha fatto la battuta, guardandomi: “Lei le cose le capisce! Poi ne riparleremo. Vedrà quanti ne passeremo”.». Le stragi dovevano servire «per mettere sotto i politici», che «facevano promesse su promesse» a Bagarella.
Su Previti e Taormina:
Quello che avrebbe potuto diventare un altro Buscetta non parlerà più. Una fuga di notizie, quasi certamente di provenienza “istituzionale”, ha avvertito Cosa Nostra del pericolo incombente. Solo Riccio può ridargli la voce. Cosa che fa attraverso i suoi appunti tutti scritti con inchiostro verde e le testimonianze. Senonchè, nel marzo 2001, viene convocato nello studio del suo avvocato, Carlo Taormina, per una riunione con Dell’Utri e il tenente Carmelo Canale, entrambi imputati per concorso esterno in mafia. Riccio denuncia subito il fatto alla Procura di Palermo: «Si è parlato di dare una mano a Dell’Utri. Io avrei dovuto dire che l’Ilardo non mi ha mai parlato di Dell’Utri come uomo di mafia, vicino a Cosa Nostra». In più Riccio deve dimenticarsi la mancata cattura di Provenzano. In cambio gli viene promesso un aiuto per rientrare nell’Arma e per ottenere “la rimessione del mio processo”. «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti». Taormina ammette il colloquio ma nega quelle pressanti richieste al cliente. In ogni caso, Riccio cambia avvocato.
Riccio e e il suo ex difensore Taormina si rivedranno presto, a Palermo, per testimoniare al processo Dell’Utri.
La parte in grassetto è quella incriminata, almeno riguardo a Previti.
(Fonte :Luca Landoni su Polisblog.it)
COMPAGNI "SALVATE IL SOLDATO MARCO" DALL'AGGRESSIONE GIUSTIZIALISTA DELLE PROCURE MILITANTI: PRIMA LE ACCUSE DELLE FERIE OFFERTE DA MAFIA S.P.A. ORA LA CONDANNA PER CAUSA DI PREVITI. E' UN COMPLOTTO FASCISTA DI REGIME DEMOPLUTOCRATICO !!!
GLI VOGLIONO TAPPARE LA BOCCA METTENDOGLIELA NEL CULO!!!!
Nonostante la crisi economica, nonostante le pessime notizie che arrivano dal fronte della spesa pubblica, del costo della vita e dell'inflazione. Nonostante governi a colpi di decreti e fiducie, abbia traslocato palazzo Chigi a palazzo Grazioli, la sua residenza privata, e tutto il modo di procedere di questo governo sia sempre più simile a una gestione aziendale e il consiglio dei ministri a un consiglio di amministrazione. Nonostante, ancora, i lodi che via via "salvano" lui in quanto premier (Alfano), i manager (lodo Cicolani-Paravia) e l'anziano giudice Corrado Carnevale, quello che in Cassazione "ammazzava" le sentenze di mafia, che definì Giovanni Falcone "un cretino" e che potrebbe diventare primo presidente della Cassazione.
Da Repubblica via DAW
'La mia storia personale, sin da ragazzo, e' una storia che mi ha portato a non accettare soprusi. Ho respirato aria di liberta' e sono stato sempre convinto che la Sicilia dovesse liberarsi dai tanti mali che l'affliggono, tra i quali, sicuramente, c'e' la mafia'
'Fin dal 1982, durante il convegno sulla mafia del mio partito ho sostenuto che 'se la Dc perdeva un punto elettorale per sconfiggere la mafia, quel punto non era perso''.
POL - Churchill e i cretini, Cossiga ascolta Di Pietro e....Roma, 26 set (Velino) - Il portavoce del Senatore a vita Francesco Cossiga rende noto il seguente comunicato dell’ex-Capo dello Stato su Di Pietro e Churchill: “Vedendo e sentendo parlare l’On. Antonio Di Pietro, un bravo ragazzo di cui tratta ampiamente la sentenza di archiviazione dell’azione penale promossa anni fa dalla Procura della Repubblica di Brescia, mi è venuto in mente un episodio della vita politico-parlamentare britannica. Quando Winston Churchill era, nel dopoguerra, mi sembra attorno al 1951-52, primo ministro di Sua Maestà Britannica, in una conferenza stampa un giornalista gli contestò il fatto che nella Camera dei Comuni sedessero dei cretini. Egli non si scompose, e replicò che questo fatto, innegabile, era la dimostrazione che il sistema costituzionale rappresentativo britannico era perfetto, in quanto pienamente rappresentativo, poiché, essendoci nel Paese una certa aliquota di cretini, era democratico che essi fossero equamente rappresentati alla Camera dei Comuni, e perciò era giusto e democratico che in essa sedessero, in ossequio alla volontà popolare membri del Parlamento che erano certamente cretini ma che, eletti da cretini, li rappresentavano, testimoniando quindi della democraticità del sistema. Mi sono poi chiesto e ancora mi chiedo perché mai mi fosse venuto in mente questo gustoso episodio ascoltando Antonio Di Pietro: ed ancora non riesco a darmi una risposta…”.
Una gnocca di 90/110 gr., una ramoscello di rosmarino, sale marino e peperoncino rosso secondo gusto comunque in quantità, gli aromi stimolano la turgidità della gnocca.
Prendere una gnocca, già cotta in precedenza nel suo brodo, portarla a temperatura tra i 37-38 gradi non di meno altrimenti si raffredda. Inserire un ramoscello di rosmarino biologico, evitate di inserire tronchetti o travi se ne rovinerebbe la composizione e potrebbe uscire sangue e rovinare il gusto. Mantenere nel suo brodo per cinque minuti e portare in tavola o a letto secondo preferenza. Iniziare la degustazione assaporandone dapprima l'odore. Quando le papille gustative sono stimolate al punto giusto, potete, ma con delicatezza, iniziare a portare in bocca, facendo bene attenzione nel perlustrare con la lingua la portata e scoprirne nei meandri delle pieghe il contenuto ed il sughetto racchiuso all'interno. E' un piatto molto delicato che si scioglie in bocca, evitate l'uso dei denti potreste spezzarne l'armonia, la pietanza si scioglie in bocca e per venirne al massimo godimento potrete rimestarla con l'uso della lingua. Al termine, dopo che sarete stati inondati dalla fragranza succosa, leccatevene anche le gocce depositatesi sulle labbra. Non utilizzare i fazzoletti per pulirvi potreste essere presi per incompetenti e volgari millantatori del buon gusto.
Accogliendo le richieste pervenute da diverse associazioni d'ispirazione liberale, sabato 4 ottobre 2008, ore 10.30, presso la sede romana dell'Opinione (Via del Corso 117) si terrà un incontro aperto non solo alle associazioni liberali che aderiscono al PDL ma anche ai media liberali on e off-line e ai think tank liberali.
Le associazioni possono annunciare la loro adesione e i blogger possono accreditarsi inviando una mail a info@neolib.euIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo This e-mail address is being protected from spambots, you need JavaScript enabled to view it .
(ANSA) - PALERMO, 22 SET - ‘Fra gli assunti per chiamata diretta come dirigente, con contratto quinquiennale, c’e’ anche la figlia dell’assessore al Personale Giovanni Ilarda, presso l’ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale ai Beni culturali, dove gia’ prestano servizio 379 dirigenti’. Lo denunciano in una nota i sindacati dei lavoratori della Regione siciliana, Ugl, Sadirs/Cisas, Siad e Cobas/Codir.Da assessore Giovanni Ilarda, ex magistrato cooptato dal governatore Raffaele Lombardo nella sua giunta, ha avviato da alcuni mesi un’azione contro i ‘fannulloni’ e le assenze dei dipendenti regionali.’Nell’ambito dell’azione di contenimento dei costi, abbiamo chiesto al presidente Lombardo - si legge nella nota sindacale - di porre fine a queste contraddizioni tra la politica del rigore vantata da questo governo e dichiarata all’opinione pubblica e la triste realta’ che passa anche da questi scandalosi privilegi della politica’. ‘Inoltre - conclude la nota - auspichiamo che il dottor Ilarda, dopo quattro mesi, inizi a fare l’assessore avviando il confronto con i sindacati per rilanciare l’azione amministrativa nell’interesse dei cittadini’.
Quanto dovremo aspettare affinché la classe dirigente politica nata nel 94 impari a fare politica sul territorio? Berlusconi è grande lui ha già imparato , con umiltà e tenacia e con il tempo ce l’ha fatta. Ma i Berluscones ancora non del tutto. Commettono errori banali, sembrano arroganti anche quando non lo sono. Se la tirano e sottovalutano chi sul territorio ci mette la faccia e l’impegno. Può il solo mastice dell’appartenenza fare superere certe mortificazioni? Pare proprio di si! Per un’amore (Berlusconi) mille pene (i Berluscones). Però mi si sono gonfiati paurosamente i didimi! Scoppieranno?
LINK AL VIDEO DELLE CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA