martedì, aprile 29, 2008

Ci hanno infinocchiati con angelici sorrisi

Non si capisce chi è rimasto infinocchiato? Se la Finocchiaro, la Borsellino, la Sonia Alfano o noi che con loro non c’entriamo un cazzo! Già il baco del sistema elettorale ha dimostrato l’inadeguatezza della strategia di tutta la cosa anomala siciliana [ (MPA+UDC) + (MPA + PDL)], (scusate ma a spiegare la cosa siciliana a parole ci vogliono tre post) infatti dalle urne il PD, unico a sinistra a superare lo sbarramento del 5%, conquista 20 seggi ma visto che ha perso con il 30% circa contro una percentuale di oltre il 65% dell’avversario Lombardo, vince, quale premio di consolazione, 8 seggi destinati al premio di maggioranza che si trasforma di conseguenza in premio di minoranza per l’occasione. Un seggio era di diritto riservato allo sfidante Governatore bastonato e fanno 9, che sommati ai 20 leggittimi portano a 29 i seggi che il PD porta a casa con un 18,765% di voti validi mentre i vincitori del PDL ne portano a casa 34 (+5) di seggi, con il 33,421% (+14,65%) appena. Gli strateghi della cosa anomala, dovrebbero riflettere se non trarre le opportune conseguenza ancor prima di replicare la mandrakata della cosa anomala alle prossime amministrative. Adesso tale baco è stato sventato dai grillini isolani, premiati con quasi 70.000 voti pari a circa il 2,5%, che lo vogliono non debbelare ma anzi se ne vogliono avvantaggiare per fini propri ed alla faccia dei privileggi di casta e dell'antipolitica.


Infatti la Finocchiaro ha optato per rappresentare al Senato l’Emilia Romagna deludendo i suoi affezionati elettori del Lazio. Ma ancora peggio deludendo un terzo del Popolo Siciliano che sul suo nome aveva messo la croce per delegarla alla guida dell’Isola. L’Unica a cui non sembra un drammatico scherzo è la Grillina Sonia Alfano che da questa parti è più conosciuta come ”la nota figlia di Beppe Alfano, giornalista di provincia trucidato da vile mano mafiosa ect. ect….”. La nota Sonia Alfano di recente ha calcato i palcoscenici dell’antipolitica grilliana, ma di restare fuori, di essere simbolo di un fallimento politico seppur di un successo solo mediatico pro Beppe Grillo non ci sta!. E non ci stà fino al punto di, cinicamente, utilizzare il baco del sistema elettorale che genera la casta che si vuole abbattere. Per procurarsi un posto al sole? no di certo. Ma per cantargliene quattro dal di dentro del Palazzo ogni qual volta la telecamera è nel suo diritto averla puntata addosso per regolamento o no.
E’ si! Se la Finocchiaro opta per il Senato allora la prima sfidante utile per ricoprire il seggio dello sconfitto è LEI. LEI lo vuole! è suo, nessuno lo può mettere in dubbio , che fa scherziamo!!!

Quindi riepilogando, La Finocchiaro torna a fare il Capogruppo per il PD al Senato e lascia il seggio conquistato al Parlamento Siciliano, il cui meccanismo di formazione prevede che il 90° seggio sia dato al candidato Governatore che ha perso, (il legislatore non pensava che chi ambiesse a Governare l'Isola ambisse pure ad un seggio a Roma, povero Idiota). Siccome lei opta, la Alfano richiama tutti sulla necessità di colmare la lacuna normativa ed inserire la consuetudine di attribuire tale seggio anche al secondo candidato sconfitto, nel caso in cui questa decida di rifiutarlo.

Conclusioni, l'infinocchiato sono io e sono un pirla che non mi sono candidato, se andavo in giro per un mese a sparare cazzate anch’io prendevo certamente un misero 2.5% che sarebbe stato sufficiente a superare i sui 69.511 voti.


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Minchiata cum grano salis n° 8


Quando il Berlusca diceva se volevamo che Uolter realizzasse il suo sogno di andare in Africa, non pensavo ad un viaggio per mare di solo ritorno, schiavizzato ed in catene, nelle mani del pro console romano Cesare Alemanno. Pensavo semmai ad una Roma-Dakar in coppia con il Piacione sul motorino, magari con la Vespa che sà più de' sinistra. Sti Cazzì! che batosta!
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giovedì, aprile 24, 2008

I teatranti bigotti del nulla

Il momento è certamente delicato. Le urne hanno rilevato maggioranze numeriche che nessuno aveva previsto, sia al Parlamento Nazionale sia a quello Siciliano, ed hanno messo in risalto molti errori di valutazione fatti in sede di strategie di alleanze le cui contraddizione iniziano ad esplodere all'interno e che presto si paleseranno anche all'esterno.
Non era poi tanto necessario imbarcarsi in sperimentazioni da laboratorio politico come è stata l’anomala formula trovata con l’MPA e UDC e che erroneamente si vuole ancora percorrere per le Amministrative. Già si intravedono le difficoltà di dialogo che la stessa composizione del quadro politico comporta. I nani ( UDC ed MPA) in questo momento si sentono giganti e vogliono giganteggiare. Il Buon Bossi ormai avanti con gli anni e gli “acciacchi” di perdere tempo con i barocchismi da teatrino della politica dei nuovi Giganti Siculi (Lombardo) proprio non se la sente. Parla solo con Silvio e se la vede lui con i terrun!!.
Il luogotenente lombardiano, mandata a Roma dalla Sicilia fa ben capire che aria tira e tirerà. I cosiddetti “4 dell’Ave Maria”, di cui proprio non si capisce il 4° (An) che ruolo svolge e perchè è li. Disquisiscono, delle poltrone e del pignatone più in generale, con molta calma, tirando fuori un nome come un Ave e la poltrona come un Pater, e così i grani del rosario molto lentamente scorreranno tra le dite dei mitici 4.
Che sia chiaro qui non è roba da vecchiette di chiesetta di provincia, qui si parla di curiali sopraffini anzi di vaticanisti laici che sono da considerare alla stessa stregua di prelati e porporati. Qui o si canta messa o si secca!!!.
Non è facile sbrogliare la matassa. Lui (Il Re delle due Sicilie) di assessori ne vuole 2 donne e 2 tecnici, e con questo barocchismo di facciata crea il presupposto per dare La Via alla politica. Chiaro! puoi entrare tecnico d’Area in Giunta di governo e dopo un mandato sei diventato un Politico e non puoi più fare il tecnico!!!!
Il Gigante ( sempre il nano ingigantito dall’incoronazione plebiscitaria a Re delle due Sicilie) dice che lui ne vuole tre di assessori e un tal Romano (UDC) chiaramente non può essere di meno anche se i numeri dicono il contrario. Ma si sa il manuale Cencelli è da prima Repubblica e non si usa più, forse. Ma sette sono assai, questo è il convincimento dello strabico gigante, per la maggioranza della coalizione con annessi e connessi 35 deputati ed un milione di voti. Torre pisana ( appartamentino del presidente dell’ARS) al più consente un tavolo di briscola in cinque ed allora 4 assessori sono giusti, anche per non farli litigare durante le lunghe partite per ammazzare il tempo ogni e qualunque altro interesse potrebbe procurare un “lesa maestà”, meglio occuparli in altro che il governo. Lui non ha bisogno che di tre massimo 4 assessori per governare la baracca, appunto due tecnici bravi e due dame da compagnia. La corte il Vicerè la vuole piccola e sicura, oserei dire intima quasi solitaria. A corte l’Oriente nel senso dell’Isola, sarà più presente dell’Occidente in barba alla distribuzione delle demografie isolane.
In fondo anche se Lui ci prova ( dopo che Walter ha sfilato il cinema a Venezia, Palermo può ambire a essere Capitale di seria A) è Roma il centro dell’Impero. E li i corteggiami di peso ambiscono trovare spazi e ruoli, la Sicilia in subordine semmai e quando a Roma non cè più trippa per i gatti! Allora va da se che il tempo ci vuole. Prima chiudiamo le partite romane, poi si pensa alla Sicilia ed infine, il verbo verrà “gli ultimi saranno i primi”, intanto nelle amministrative. Nel frattempo per non deludere gli spettatori paganti del teatrino della politica isolana, la posta quotidiana di rosario i “4 dell’Ave Maria” la devono recitare e recitare bene. Le tragedie verranno più avanti, quando il gigante avrà piazzato tutti i tiranti del tendone da circo e lo spettacolo vero potrà iniziare. Lo spettacolo drammatico dal titolo “ Le zampe sulla Sicilia” Ancora qualche giorno di attenzione per la partita Siciliana che si gioca a Roma e si potrà dare il via allo spettacolo del sempreverde teatrino della politica siciliane a base di tragedie, farse, colpi di scena e di pugnale alle spalle.

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lunedì, aprile 21, 2008

I Riformatori Liberali: "Lavoreremo per l'innovazione liberale"


Cari amici,
uno straordinario risultato elettorale riconsegna a Berlusconi e alla sua coalizione la responsabilità della guida del paese. Dall’esito inequivoco delle urne, che ha assicurato l’elezione di Benedetto Della Vedova e Peppino Calderisi, deriva un più chiaro impegno anche per quanti, come noi, scelsero di salire sulla “barca” di Berlusconi in una fase in cui troppi – era la fine del 2005 – si affrettavano ad abbandonarla, convinti di un imminente naufragio.
Ora, come allora, pensiamo che Berlusconi sia il solo leader che può imprimere alla politica italiana una sterzata nel senso dell’innovazione liberale. E su questa traccia – quella liberale, liberista, modernizzatrice – lavoreremo all’interno del Popolo della Libertà, per contribuire alla costruzione dell’agenda di governo e dell’organizzazione politica di quel soggetto unitario che gli elettori hanno consacrato come il primo partito del paese.
Pensiamo che la lettura del risultato elettorale debba registrare e approfondire le ragioni di quanti hanno scelto Berlusconi perché, come noi, ritenevano che fosse il candidato più adatto a cui affidare un ambizioso programma anti-statalista e anti-burocratico, fondato sulla riduzione della pressione fiscale, il federalismo e la sussidiarietà, la riduzione dell’intervento pubblico e della bardatura corporativa della vita civile ed economica, un ambientalismo - finalmente - liberale.
E’ altresì evidente che ampi settori dell’elettorato hanno affidato a Berlusconi una domanda politica diversa, di “protezione” e di “difesa”, comprensibile e legittima in un paese afflitto da due anni di non-governo e colpito, soprattutto in alcuni settori produttivi e in determinate fasce sociali, dagli effetti della globalizzazione economica e dalle mancate scelte del passato. In più, la crisi economica d’oltreoceano, l’aumento del prezzo delle materie prime, la sfida che da Oriente investe le nostre società, la bassa crescita della nostra economia: lo scenario economico mondiale consegna sicuramente al prossimo governo un pesante fardello e scuote l’opinione pubblica, che ha chiesto di essere rassicurata.
Noi pensiamo che anche la domanda di protezione proveniente dall’elettorato possano essere meglio soddisfatte da un governo che accetti la sfida dell’innovazione e dell’apertura e che non abbandoni né rinneghi le “ricette” a cui le coalizioni liberali e moderate – nell’occidente avanzato – hanno conformato i propri programmi di governo.
Fin dal 1994, Berlusconi ha saputo interpretare, meglio di tutti, la “vocazione maggioritaria” – per usare un termine di questa campagna elettorale - cui deve tendere ogni grande partito che ambisce a governare un paese. Attraverso la “secolarizzazione” delle grandi ideologie del passato e il riconoscimento di piena cittadinanza a tutte le posizioni “etiche” e “valoriali”, il Popolo delle Libertà può rappresentare oggi una straordinaria novità politica nel panorama europeo. In un così grande e variegato partito, il compito dei liberali è quello di proporre ed affermare le idee più esposte sulla frontiera della modernizzazione politica, economica e civile.
Al governo del Pdl spetta – noi pensiamo – il compito di proseguire sulla strada che, fin dagli anni Ottanta, ha visto le coalizioni conservatrici impegnate nell’affermazione di politiche di governo fondate sulla libertà, l’individuo, il mercato.

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lunedì, aprile 14, 2008

Esclusivo: l'Indolente intervista Berlusconi!

(intervista sbobbinata da una telefonata tra me ed il Presidente Berlusconi datata 9/4/2008, in corsivo ed azzurro le risposte del Presidente Berlusconi)

Buonasera Presidente
Buonasera Indolente
Mi scusi noi avevamo l’appuntamento telefonico per l’intervista 2 settimane fa ma lei era sempre al telefono e risultava occupato
Mi consenta indolente poteva insistere prima o poi le avrei risposto!
Mi consenta Presidente il mio nik non è una stronzata, io l’’ho richiamata
Si ma a distaza di 15 giorni
Presidente che fa chiudo il telefono e la mollo o facciamo l’intervista?
Come vuole Lei.. ma chi me la detto il dottore che io devo fare per forza rialzare l’italia?
Appunto veniamo alla prima delle tre domande che mio ha concesso. Chi gli l'ho fa fare rialzare l'Italia? non sta comoda in ginocchio è giusto a metà strada esatta per essere sdraiata , dal mio punto di vista la migliore postura.
Guardi secondo me l’italia ormai è persa, ma i guru mi hanno detto di evitare di fare sognare di parlare di miracoli ect. L’Italia ormai è andata, è sotto terra! ma non mi avrebbero consentito di usare lo slogan che io avevo coniato “Risuscita Italia” o in seconda battuta il più efficace “ Italia alzati e cammina”, i Komuinisti e Casini avrebbero parlato subito di blasfemia.
Per la storia dell’odore di santità immagino?
Complimenti le è rude ma dotato di efficace sagacia!
Che fa sfotte?
No costato!
Passiamo alla seconda domanda..
No mi consenta lei ha già battuto tre punti interrogativi, quindi tre domande! Abbiamo finito!
Che fa il genio della lampada con me?
Semmai il genio della comunicazione catodica, no scherzavo proceda pure. Ma lo sa che lei è molto simpatico?
Presidente lei pure ma non mi ammorbidisce di certo adulandomi anzi andiamo subito al nocciolo dei problemi. Non le sembra di essere troppo ricco per fare il politica, 5 ville con 40 televisori, le 3 Tv , i giornali ecct. Non le viene in mente che la gente non ci crede che con tutti gli impegni per i cazzi suoi lei si possa occupare dell’Italia?
Mi consenta io ho dato il deretano alla sedia per 18 ore al giorno per 58 anni, ho 5 figli e 50.000 collaboratori mi ci vede a passeggiare con il cagnolino ai giardinetti?
No!
Vede!? Non sarei credibili se mi avviassi nel sentiero del tramonto della mia vita senza affrontare un impresa impossibile, non ho mai perso sono sempre riuscito nelle intraprese affrontate.
Sti cazzi!!! Mi ha confuso., ma allora conferma che qui il Veltrusconi è un accordo segreto tra voi per evitare che perda uno solo, ma allora è vero che entrambi volete perdere e passare la patata bollente all’altro?
Mi consenta ma lei crede che io a 71 anni con tutti i miliardi di dollari che posseggo , le ville all’estero, le donne più belle del mondo ai miei piedi voglia finire i miei giorni al Quirinale ? quello è un palazzo che porta sfiga, è umido, pieno di corazzieri, no guardi mi consenta. Io perdo, il morto lo risuscitano i Komunisti, se vogliono si prendono Rete 4, guardi a che ci siamo gli mollo pure Canale 5 e Italia 1 con annessi i 50.000 dipendenti, vendo a prezzi stracciati baracca e burattini e filo via ai caraibi e mollo tutti!
E il dott. Letta?
Mollo pure lui con tutto il nipote Komunista!
Sti Cazzi!!
Mi consenta sono cazzi suoi e degli Italiani!
E' vero! non potremmo fare in modo che siano cazzi solo degli Italiani! Le piacerei come nuora, mi concede la mano di suoi figli? Vengo anche io ai Carabi!
Ma lei ha visto con chi esce mio figlio? Ora non per offenderla potrei metterci una parolina per il figlio del fattore della villa ai Carabi.
Quanto guadagna? E' Siciliano? chi se ne fotte io pure!!
Lui è un fancazzista al papà io do 7500 dollari per 18 mensilità ed è indigeno.
Ok, ci provi per favore
Bene! la saluto ho da fare l'Italia pesa, non è una sciocchezze farla rialzare ed il tempo è quasi scaduto.
Vuole il numero del telefonino?
No le lascio un commento nel blog e mi raggiunge ai carabi
Ho come l’impressione che mi prende per il culo.
Mi consenta non mi permetterei mai.
La ringrazio Presidente, le ricordo il commento ci tengo.
Si figuri è stato un piacere
Buonanotte Presidente
Buonanotte Indolente.

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