lunedì, settembre 11, 2006

Sardinia Wind (Ahiooo!, Minchiaaa Ventuuu!!!!!)/1

Mi ha ispirato Marcello Veneziani con il suo “Terronia-Italia, il viaggio” pubblicato “ a puntate” su Libero. Lui ed il suo ragionamento, se Cristo si è sia fermato a Eboli per non fare la Salerno Reggio Calabria o no ? ; per aggirare i percorsi dell’infernale Bocca nel suo viaggio al Sud, Lui mancino e levatino il viaggio lo ha fatto al contrario a partire dalla parte dal tallone e sù per Basilicata Calabria e Campania dritto dritto finisce nel tappo dei lavori in prossimità dello svincolo di Salerno arrivandoci da Sud. Si è intappato nel tappo!!!!! . Ed ancora argomenta le sue motivazioni con la sacra e santa verità che chi parte dal nord e scende in basso, dai Piemontesi, ai Levi e i Bocca le cui visioni soffrono a causa della forza di gravità di tendendeze disgregatrice, separatrici comunque negative, mentre i Crispi, i Garibaldi ascendendo lo stivale sono portatori di unità, di positivita. Tali considerazioni mi sopingono a mettermi in viaggio e ricalcare le orme del mito Garibaldi o quasi, diciamo in modo vacanziero decido quest’anno mi faccio l’Italia anzicche andare all’estero.
1° Tappa quasi da Marsala, dall’inizio dell’avventura Garibaldina anzi dalla prima pugna: Scopello e la riserva naturale dello Zingaro belle località nei pressi di Calatafimi in prossimità e nello sfondo dello scenario del Teatro di Segesta, vi è la spiaggia di Guidaloca, bellissima baia con ciottoli su cui è nata una encomiabile iniziativa antimafia: “Papirolandia”, un associazione di volontari seguaci di Padre Pugliesi hanno ricevuto in gestione un bene confiscato alla Mafia e ne hanno fatto una “città dei ragazzi” in spiaggia, che fà cornice ad un lido, un baretto, un camping ed un posteggio, rendendo questo pezzo di costa la più “servizievole” delle spiagge della Sicilia.
Inizia la marcia settentrionale sicula e un po’ prima di Messina le Isole Eolie sono di passaggio ed un pomeriggio nelle Pomiciose spiagge di Lipari, data l’ottima compagnia di bella gente, di qualità, a farmi il bagno non ci rinuncio, come fermata intermedia non me la toglie nessuno. Una sola nota spiacevole , da brutto presagio. C’è un guascone in servizio nella SIREMAR; all’arrivo a Milazzo la sera, una volta attraccata la nave veloce in porto , mentre tutti si è in attesa dell’apertura delle porte, il simpaticone lancia alla radio una musica, scelta più inopportuna non si può: La colonna sonora del film “ Titanic”. Il pelo degli stanti si rizza, un brivido gelido attraversa la spina dorsale di tutti, nessuno escluso. Capimmo tutti la guasconata, riuscita, ma di pessimo gusto. E vai fatta la bellissima ed irrealizzabile Pa-ME, il Viaggio si inerpica per l’Italia attraverso le autostrade calabresi (una sola), dopo aver sognato un Ponte che mi risparmiasse la minicrociera dello stretto a base di scontate arancine, e dopo avere riaperto gli occhi per i lavori in corso di adeguamento a tre corsie di una serie di viadotti e gallerie, affronto un tappone di trasferimento ove aiutato dalla piccante gastronomia delle terre calabre, mi immergo in una elucubrazione mentale tra il costruito ed il naturale, e la magnificenza dell’impatto nell’ambiente delle realizzazioni dell’ingegno umano, il senso della sfida nel superare i limiti fisici conosciuti per realizzare la più grande opera infrastrutturale del mondo mai costruita, una MERAVIGLIA, qui, ora, nel mio tempo, a casa mia. Un solo desiderio, anche a trascinare una carriola voglio essere della partita, raccontare un giorno ai miei nipoti: IO C’ERO.
I fumi dell’inebriamento da adrenalina li smaltisco a pochi chilometri da Salerno e dalla Costiera Amalfitana dove in coda da lavori in corso, nello stesso posto di Veneziani, intappato ricordo da giovinetto una gita in pulmann, nei pressi di Positano ad una certa curva e per un tratto della costa domina una statua dell’eroi dei due mondi : Il Garibaldi Marino, una testa del condottiero che guarda verso le Americhe o Caprera? non si capisce ma certamente alle spalle ha la via di Teano. Ed Allora io un giorno a Positano, un altro a Sorrento, un bagno alla Marina e via; Arcipelago della Maddalena arrivo è li la meta del mio viaggio Caprera il buoen ritiro coatto del mito. Una notte a Civitavecchia e l’indomani, dopo una traversata con mia figlia praticamente intossicata da uno Yogurt andato a male, ( niente di preoccupante per la salute ma ha vomitato in continuo per 6 ore), sono sul Golfo degli Aranci, il nome mi induce in errore, inizio a ricercare la coltura principe delle mie parti. Non sono un agricoltore ma gli agrumeti li so riconoscere; Manco una pianta di Limoni , che già scarseggiavano anche in Costiera ma Aranci in Sardegna non ne ho visti. Bella, granito a gògò, mirto dovunque e barche e barche e ancora barche. Vero è che la Sardegna è grande ed io sto iniziando dalla Costa Smeralda, ma se aranceti ci sono io li vedrò a costo da andare a Villa la Certosa, ( forse). Destinazione Golfo degli ulivi, stessa cosa degli aranci, ulivi manco uno, mirto pini e tanto altro ma ulivi niente. La Costa Smeralda è la mia Waterloo perché è proprio li che intappo, non come il fortunato Veneziani che con una lunga attesa sulla SA-RC se ne uscito praticamente alla grande . NO io per il forte vento a Caprera e più in generale l’arcipelago della Maddalena e la Costa Smeralda dal mare non le ho proprio viste. Maledetto Maestrale, che pure al Silvio Nazionale non lo ha risparmiato, io in 4 giorni, dal mal di testa sono impazzito e sono scappato dalla Sardegna, immagino lui che da prima di ferragosto contrasta con questa bestia Corsico-Sardignola, che proprio li si forma, infatti venendo le perturbazioni di origine atlantiche strozzate tra la Sardegna e la Corsica si forma il maledetto proprio li, ( Minchia me lo hanno spiegato dinanzi ad un bicchiere di Filu di Ferru).
Sardegna amara la mia e non per il palato, unica vera consolazione, (ho preso 6 chili) ma per una serie di turbamenti di natura meteo e di sfiga. Come lettura da W.C. becco degli Avanzi Giornalistici prodotti da Travaglio sulle Quote Marron (ovvero di merda) “ Onorevoli Wanted”, mi immergo saltuariamente e svogliatamente nella lettura e mi sembra di fare una analisi sociologica della popolazione parlamentare affetta dal più alto tasso delinquenziale d’Italia, il 9% di tale popolazione è affetta da problemi di “Giustizia”, e se ne fa una analisi basata sugli incartamenti delle Procure interessate. Molto purgante come lettura. La Sfiga non termina e di domenica sera mi ferisco ad un piede nell’affollato baretto del villaggio, unico posto al riparo dal micidiale Maestrale. Pronto Soccorso di emergenza in loco, tamponiamo la situazione alla meno peggio. Notte tempo cala il maestrale ma il mio piede gronda sangue, ritampono, e l’indomani alle 8.00 suono al campanello dei “Servizi Medici Costa Smeralda” srl di Porto Cervo (SS), una guardia medica a pagamento, attrezzata perfino di sala operatoria , ma a pagamento e messo bene in evidenza ovunque ad iniziare dal campanello. Medicazione , stripp, fasciatura, 2 cerotti per fare il bagno se proprio voglio, Bancomat, ricevuta di € 50, e via come un grillo in perfetta forma: all’approdo all’approdo Garibaldi arrivo.
Maestrale maledetto maestrale, niente Trimarano, niente Motonave, niente Gozzo manco una Canoa, in mare soltanto Capitani Coraggiosi alla D’Alema a tutto genoa. Pensiero positivo, Ok sono in Costa Smeralda , mi faccio il giro dei vari Porto Cervo, Porto Rotondo, Poltu Quato, Persisco e Baia Sardinia, sfumato Cipriani nel locale di Briatore, una sera capito pure a divertirmi allo Smaila’s, becco il manager di vip Lele More (mi pare si chiami cosi non sono ferrato in materia), un vecchio gatto compagno di Smaila e Andrea Roncato quello di Gigi e Andrea, e uno che mi è sembrato Cipollini il ciclista (oh è Cipoletti!) ma comunque in televisione sembra più alto, in compenso ascolto bella musica e mi diverto, in villaggio conosco bella gente ed anche questa di qualità e per il mare penultimo giorno di Sardinia troviamo una caletta e una spiaggia sottovento dopodiché via a casa al mio familiare Scirocco od alla più apprezzata frescura della Tramontana. Spiaggia di Ramazzino, bel posteggio, ombrellone e lettino anche a prezzo buono, e un bel servizio bar e ristorazione assicurato in modo egregio da un magrebbino volante facente la spola tra la spiaggia ed il supermercato dopo preventiva telefonata e ordinazione di panino , frutta o quello che vuoi per il gelato e l’acqua nelle borse frigo a tracollo trovava spazio la dotazione da spiaggia. E facendoci caso noti che in Costa Smeralda tutto è diverso persino gli extracomunitari i cosiddetti “Vu Cunprà” qui hanno mercanzia più pregiata, sono moderni usano i telefonini ed internet, e si sono integrati alla grande anche troppo forse, stando alla sceneggiata a cui mio malgrado ho assistito e che vado a raccontarvi.

(Continua).......

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