Gli strateghi, i guru, quelli del “Ci penso io!”, mi sa che le stanno toppando tutte.
Doveva essere una passeggiata, stremato dalle vessazioni della sinistra il paese doveva rialzarsi. Siccome è sicuro che si rialzi non ce bisogno di aiutarlo, lo si può anche intralciare e se ci si mette di impegno si riesce a non farlo rialzare. L’ultima mandrakate in ordine di tempo è la candidatura del neocamerata di lungo corso Ciarrapico il quale non ha resistito alle sirene del PDL che lo volevano assicurato alla propria parte politica dati i segnali di arrembaggio al PD che il mitico Ciarrapico faceva non più di qualche mese fa.Già la mandrakate in corsa sul piano programmatico, messa in atto dai capiscuola liberisti, che sotto elezioni ci propinano due visioni del mondo global ci aveva distratto dal mega erroro tattico strategico delle composizione delle liste e del quadro delle alleanza. In tal caso siamo arrivati alla frutta, il Silvio nazionale derapa con un “meglio le preferenze” Ormai ha un’età, va capito ed assecondato. Già sul pasticcio siciliano si era capito che il capo è rincannolito e per il 10% del corpo elettorale la partita si gioca con squadre diverse e alleanze diverse. Qui ancora non si è capito come funzionerà! Non si capisce se i seggi alla regione li dobbiamo ripartire con l’UDC o meno. Non vi meravigli ciò che ho detto. Qui le cose sono cosi confuse che non si ci raccapezzano più neanche gli strateghi. Siamo al manifesto che esce prima con il simbolo vecchio e poi con quello nuovo, qui ci sono squadre che la notte vanno a cambiare i simboli ai gonfaloni e li attaccano con il nastro adesivo. Nella foga qualche deputato uscente per risparmiare un pò di soldi ha utilizzato la foto della campagna di un paio di anni fa, e tutti giù a seguirlo!! perfino il candidato governatore del PDL che per l’occasione qui continua a chiamarsi CDL ha utilizzato la foto della campagna elettorale scorsa. Uno dei campioni delle preferenze dedito a rifare le facciate dei fabbricato con moduli tipo 3x1 ( tre piani per un isolato), non l’avrà presa bene questa del cambio di simbolo in corsa, infatti non li ha fatti cambiare i simboli. Risultato pare che ci sia gente che è candidata in due liste, che è illegale, però ha tappezzato tutta la città con i manifesti doppioni, così alla fine qualunque simbolo sarà varato lui ha già precorso i tempi.
Doveva essere una passeggiata, stremato dalle vessazioni della sinistra il paese doveva rialzarsi. Siccome è sicuro che si rialzi non ce bisogno di aiutarlo, lo si può anche intralciare e se ci si mette di impegno si riesce a non farlo rialzare. L’ultima mandrakate in ordine di tempo è la candidatura del neocamerata di lungo corso Ciarrapico il quale non ha resistito alle sirene del PDL che lo volevano assicurato alla propria parte politica dati i segnali di arrembaggio al PD che il mitico Ciarrapico faceva non più di qualche mese fa.Già la mandrakate in corsa sul piano programmatico, messa in atto dai capiscuola liberisti, che sotto elezioni ci propinano due visioni del mondo global ci aveva distratto dal mega erroro tattico strategico delle composizione delle liste e del quadro delle alleanza. In tal caso siamo arrivati alla frutta, il Silvio nazionale derapa con un “meglio le preferenze” Ormai ha un’età, va capito ed assecondato. Già sul pasticcio siciliano si era capito che il capo è rincannolito e per il 10% del corpo elettorale la partita si gioca con squadre diverse e alleanze diverse. Qui ancora non si è capito come funzionerà! Non si capisce se i seggi alla regione li dobbiamo ripartire con l’UDC o meno. Non vi meravigli ciò che ho detto. Qui le cose sono cosi confuse che non si ci raccapezzano più neanche gli strateghi. Siamo al manifesto che esce prima con il simbolo vecchio e poi con quello nuovo, qui ci sono squadre che la notte vanno a cambiare i simboli ai gonfaloni e li attaccano con il nastro adesivo. Nella foga qualche deputato uscente per risparmiare un pò di soldi ha utilizzato la foto della campagna di un paio di anni fa, e tutti giù a seguirlo!! perfino il candidato governatore del PDL che per l’occasione qui continua a chiamarsi CDL ha utilizzato la foto della campagna elettorale scorsa. Uno dei campioni delle preferenze dedito a rifare le facciate dei fabbricato con moduli tipo 3x1 ( tre piani per un isolato), non l’avrà presa bene questa del cambio di simbolo in corsa, infatti non li ha fatti cambiare i simboli. Risultato pare che ci sia gente che è candidata in due liste, che è illegale, però ha tappezzato tutta la città con i manifesti doppioni, così alla fine qualunque simbolo sarà varato lui ha già precorso i tempi.
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