martedì, febbraio 12, 2008

Ci risiamo Fini si prona a Casini


Lo confesso, sono di parte, io sto con Miccichè! E a che ci siamo mettiamo in chiaro subito con non ho mai subito il fascino di Fini, anzi, lo ritengo responsabile di avere causato danni nella legislatura precedente ( 2001-2006)e non poche difficoltà alla piena realizzazione del programma. Chiaramente mi riferisco alle dimissioni Tremonti ed al calo delle tasse per gli scaglioni superiori al 33%. Sono convinto che lì abbiamo perso i 2 milioni di voti delusi dalla mancata rivoluzione liberale promessa da Berlusconi e che sono rimasti nel congelatore in attesa di tempi migliori, in senso liberaleUn altro atteggiamento che svela la mancanza della caratura da Leader di Fini risiede nella sudditanza mentale nei confronti di Casini. Tale sudditanza è all’origine di tutti gli errori di Fini o meglio sarebbe dire di tutte quelle volte che Fini si sia messo in contrasto con Berlusconi ed ha assunto comportamenti sleali.L’ultima in ordine di tempo di queste “Finiate” si svolge in Sicilia ed avviene stamattina. "Il mio auspicio e' che l'Udc faccia parte a pieno titolo non solo della lista elettorale, ma anche della fase successiva". Ed ancora. "Credo che sarebbe sbagliato fare un piccolo, per quanto legittimo, calcolo di bottega", aggiunge il leader di An indicando il caso Sicilia come soluzione ai problemi di alleanza con Casini: "Non c'e' nulla di personale contro Micciche', ma la sua candidatura e' osteggiata dall'Udc e l'Udc ha un peso rilevante in Sicilia: bisogna trovare un accordo anche con loro". In sostanza sacrificare le attese di cambiamento e discontinuità della Sicilia dopo una condanne del proprio governatore al cannolo, dopo che lo stesso ha lanciato un anatema minaccia contro chi ha , per ruolo e convincimento, posto argine alla topica scivolata del popolo siciliano. Ebbene per due calcoli di bottega possiamo calarci le brache. Bravo Fini! E che valore diamo nei due calcolucci di bottega a valori quale: l’onestà, l’etica, la legalità e la certezza della pena? La magistratura ha fatto il fatidico suo dovere ed ha tolto, a torto o a ragione, il potere a Cuffaro interdendolo dai pubblici uffici. Cuffaro lanciando e rilanciando il veto contro Miccichè dimostra ai sui ed a tutti che non ha perso il potere politico, lui interdetto, di interdire, di prevaricare, di pontificare in virtù della forza di 250 mila voti. Bravo Fini , facciamo una cosa , piegati supino tu dinanzi a Cuffaro , io non assisterò alla sconcertante scena di 250 mila violentatori del tuo corpo (elettorale). Io starò a casa . Io non voterò chi si piega dinanzi al ricatto di chi “vuole stabilire la successione a se stesso dopo essere stato cacciato ignominiosamente e aver favorito la mafia”

1 commento:

  1. OT: Aiutaci a sostenere la rivoluzione liberale siciliana.
    "il bisogno di questa regione di avere una politica libera da ogni forma di pressione clientelare e da qualsiasi condizionamento mafioso. non mi faccio minacciare da Cuffaro, che ha cercato di intimidirmi vietando la mia candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana"
    www.gianfrancomicciche.net

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