giovedì, gennaio 25, 2007

La Cassazione: un nuovo riesame decida sulla libertà a Mercadante.

Questo è il titolo del Giornale di Sicilia di oggi 25/1/2007 riportato a pag. 4 a

firma L.G..

“La quinta sezione della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio al tribunale di Palermo l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del deputato regionale di Forza Italia Giovanni Mercadante, arrestato per associazione mafiosa il 10 luglio scorso”.

Il commento dell’avvocato difensore Roberto Tricoli è stato:” Fin dalla lettura dell’ordinanza avevo ritenuto e sostenuto che gli elementi addotti dall’accusa non erano idonei a supportare contestazioni così gravi. Adesso attendiamo fiduciosi la nuova decisione”.

Su Repubblica di Palermo la notizia viene data a pagina VIII in un piccolo riquadro :”la decisione. Nuovo riesame per Mercadante. Analoghe cose dette in salsa sinistra senza firma. Nello stile della testata l’articolo viene posto in un contesto di giudiziaria in cui si fa riferimento all’operazione che un paio di giorni fa ha decapitato il mandamento della Noce è portato all’arresto di 18 mafio-estortori. Fallisce però l’accostamento di criminalizzazione subliminale tentato, in quanto l’articolone dell’operazione svela il retroscena che ha portato al risultato. Tutto è partito dalla denuncia della richiesta della tangente da parte di un imprenditore il cui padre e indagato per mafia. L’imprenditore ha tenuto a fare mettere a verbale la seguente dichiarazione :” Mio padre è stato oggetto di indagini ed io non voglio essere coinvolto in vicende analoghe”. La denuncia è stata valutata come un segnale di speranza che vale doppio da parte dei magistrati che la hanno ricevuta. A conferma che se è Caino , non solo nessuno lo deve toccare, ma i figli, i parenti e gli amici di Caino analogamente non devono essere toccati, vale per l’imprenditore ma vale anche per Mercadante la cui disgrazia è quella di avere una parentela ed una amicizia con persone condannate per mafia che hanno scontato la pena e che nel suo caso pesano più dei parenti magistrati e delle sua amicizie specchiate ed altolocate.


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Mafia:operazione "occidente"

Nella notte, ed è ancora in corso, mega operazione della Polizia di Stato. A 6 mesi dall'operazione "Ghota" che porto una cinquantina di presunti mafiosi in carcere decapitando (per l'anno scorso) i vertici della mafia a Palermo, ecco una ulteriore operazione, questa volta denominata "Occidente" che porta in carcere un'altra cinquantina di presunti mafiosi, decapitando ( per quest'anno) i vertici della mafia a Palermo.
Galeotto questa volta fù il "Capannone" e non il "Box", in tale luogho erano piazzate le microspie che da tempo intercettavano "i ragionamenti" degli uomini d'Onore, beccati a mafiare, estorcere, intraprendere e commerciare nel territorio più ricco di Palermo ovvero nel Mandamento di "San Lorenzo, Mondello e Carini", dove hanno sede il la Zona Industriale, la Zona Commerciale e la Zona Turistica del Capoluogo.
Qui sotto le agenzie; appunatamento per la passerella di rito delle foto dei "brutti ceffi svegliati all'alba" alla Conferenza Stampa prevista per le 11.00, per maggiore clamore si spera in arresti eccelenti di personaggi del mondo dell'imprendotoria e della politica locale e se siamo fortunati nazionale.
Una considerazione indolente: minchia che sfortunato Provenzano, gli si inculano un erede ogni sei mesi, ma cu ciù fà fare pigliarisi st'a eredità?

ANSA 2007-01-25 09:05 MAFIA: MAXI-BLITZ A PALERMO

IGN: Palermo, blitz antimafia contro la cosca di San Lorenzo
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martedì, gennaio 23, 2007

Antiproibizionista=Contromafia

Ecco una notizia, ma sono sempre di più, che raffermano il mio convincimento che essere antiproibizionista in Sicilia ma più in generale in mafiolandia (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata) significa essere contro la mafia.

Mafia: estorsioni a commercianti Palermo, 18 arresti
Boss accusati anche di traffico droga e gestione videogiochi
(ANSA) - PALERMO, 23 GEN - Boss mafiosi imponevano il pizzo a commercianti di Palermo: la polizia ha effettuato 18 ordini di custodia cautelare in carcere. Dall'inchiesta emerge che i commercianti, minacciati e pressati dai mafiosi, avrebbero versato alle casse della cosca grosse somme di denaro per evitare di subire danni alle attivita'. Oltre alle estorsioni i mafiosi della zona avrebbero esercitato anche un traffico di sostanze stupefacenti e la gestione delle macchine per i video giochi.

Don Salvo continua ad averla vinta qualunque sia il potere e la classe dirigente in auge, e questo è un male. Vi sarà mai chi, anche per un periodo sperimentale tipo 5-10, avrà il coraggio di combattere le mafie, liberalizzando la coltivazione personale di canapa indiana, di liberalizzare il gioco d'azzardo, di aprire gli eros center contro i neo schiavisti? Avremo mai, in quest'Italia di conigli bigotti, uomini così coraggiosi di affondare il colpo definitivo a dei delinquenti che si atteggiano ad uomini d'onore e si nascondono dietro il mito che sembra creatoglio ad hoc per delinquere in libertà?

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lunedì, gennaio 22, 2007

Mafialogo locale

Di recente da queste parti si è assistito ad una serie di atti intimidatori a mezzo di teste di capretto, pecora , cane e mucche intere dinanzi ad abitazioni di funzionari delle P.A., di opifici di imprenditori e Municipi. Vero è che il caso della mucca intera dinanzi ad un municipio del Ragusano è da inquadrare più nel contesto dello smaltimento delle carcasse animali che non in un atto intimidatorio, ma rappresenta comunque una scarsa sensibilità nei confronti degli animali che la P.A. per eccessiva burocratizzazione pare abbia nel DNA stante anche il neoschiavismo di cui sono vittime gli Asini di Castelbuono. Le passate festività hanno lasciato, tra l’altro, anche una eccessiva disponibilità di bombe carta che nel Palermitano hanno bene pensato di smaltire facendone più o meno detonare ai danni di funzionari, beni ed amministratori comunali. In uno dei Comuni del circondario di Palermo qualche giorno prima dell’ultimo dell’anno ignoti hanno deposto nella notte una bomba dinanzi al portone del Responsabile dell’Ufficio Tecnico, cagionando gravi danni allo stesso, alle strutture dell’immobile ed ai vetri della case vicine. Il Consiglio Comunale è stato convocato in seduta straordinaria per il primo dell’anno ed ha condannato il gesto, oltre che a portare la solidarietà al funzionario, per tutta risposta qualche giorno dopo è toccato agli artificieri fare detonare n° 2 bombe carta poste sotto l’auto blu del Sindaco posteggiata dinanzi al Comando dei Vigili Urbani . Altro Consiglio Comunale, altre condanne del gesto e questa volta solidarietà al Sindaco ed alla cittadinanza tutta. Nel corso di detto Consiglio Comunale un consigliere di opposizione avrà certamente, per le opinioni espresse, suscitato le ire del provetto bombarolo, stante il fatto che di li ad un paio di giorni il consigliere nella notte è stato svegliato da un boato che solo il giorno successivo si è rivelato essere lo scoppio di una bomba essendo stato rinvenuto un cratere nel giardino di cui lo stesso notte tempo non si era accorto. Nella speranza che la scorta natalizie di bombe carta sia terminata proviamo a fare qualche considerazione. Gli scenari possibili sono diversi per esempio il bombarolo è un isolato, potrebbe essere impelagato in qualche autorizzazione comunale o similare, trovasi alle strette e per odio o vendetta mette una bomba nella casa di chi crede essere il responsabile delle sue sventure cioè il funzionario, il Sindaco ne prende le difese e lui alza il tiro, il consigliere esprime un opinione e lui lo zittisce anche a monito di tutti gli altri. Altro scenario; siamo in un comune ad alta densità mafiosa già sciolto per mafia 2 volte negli ultimi 10 anni, il bombarolo è la mafia che vuole intimidire o ammorbidire un funzionari irreprensibile che da poco ha assunto la guida dell’ufficio tecnico e la mafia lo “avverte”, il Sindaco e l’intero corpo politico danno coperture all’impiegato e la mafia dice “ buoni ce ne per tutti”. Ovviamente si propenderà per quest’ultimo scenario, come di fatto sta succedendo dato la convocazione del comitato ordine e sicurezza, l’ipotesi di militarizzazione del territorio di cui si parla in paese con annesso spauracchio di scioglimento dell’organo politico. Ha rafforzare tale convinzione vi è la solidarietà espressa da una pletora di sindacalisti al collega Sindaco (trattasi di sindacalista Cisl prestato alla politica della Margherita), la comunicazione del Presidente dell’antimafia e via discorrendo. Nulla da eccepire a meno del fatto che tal comune è amministrato da un decenni da uomini di sinistra e che la norma sullo scioglimento dei consigli comunale è ritenuta dalla stessa Commissione antimafia come uno strumento se pur positivo insufficiente e superato. Sbagliare è umano perseverare è diabolico. Ritornare ha sciogliere un comune che già è stato sciolto 2 volte può danneggiare di più quel tessuto sociale in quanto tale tessuto non può produrre infinite fibre buone dato che ogni generazione che si propone come classe dirigente viene ad essere tagliata fuori da un provvedimento di scioglimento. Lo scioglimento di un consiglio comunale agisce come la chemioterapia nei tumori, il mix di farmaci uccide oltre le cellule malate anche le buone, a forza di chemioterapia si può uccidere il corpo del malato e non si sconfigge il tumore.


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mercoledì, gennaio 17, 2007

Uliboche? Giù le mani da Tocqueville!


Cribbio dopo essersi appropriati indebitamente del liberismo ora vogliono sgraffignare sottobanco pure Tocqueville. Nella rossa Bologna, fra sinistri docenti, per le ostetriche mani di Amato assistito al parto da Prodi presunta spia del KGB è nata la nuova Frattocchie. La Università libera di Bologna “Alexis de Tocqueville”. Non mi suicido perchè ho diritto a vivere anche io.

Innanzi tutto un pensiero “che c’azzeccano i comunisti con Tocqueville?” nulla!. Già qualche giorno fa mi capito di vedere su nessuno tv Veltroni che citava Tocqueville e la cosa mi turbo, ieri su Libero a momenti mi veniva l’infarto: Sabato scorso inaugurata la scuola di partito del partito che non c’è. Lascio perdere ogni commento che è pure superfluo: faccio un ricordo-premessa ed una proposta.

Dalla “democrazia in America” riporto:“Cio’ che si intende per repubblica negli Stati Uniti è l’azione lenta e tranquilla della società su se stessa; è uno stato regolare fondato realmente sulla educazione del popolo; è un governo conciliante in cui le risoluzioni maturano lungamente, si discutono con lentezza e si eseguono coscienziosamente. […] Ma in Europa abbiamo fatto delle strane scoperte: la repubblica secondo qualcuno di noi non è già il regno della maggioranza, come si è creduto finora, ma il regno di coloro che si sostengono sulla maggioranza. Non è già il popolo che dirige questa specie di governo, ma coloro che hanno il favore del popolo: felice distinzione che permette di agire in nome delle nazioni senza consultarle e di reclamare la loro riconoscenza calpestandole". Non c’erano ancora i comunisti ma sicuramente Tocqueville avrebbe scritto “secondo i comunisti” anziché “ secondo qualcuno”. Mi potrò anche sbagliare ma secondo mè questi se Ideazione non costruiva la città dei liberi questi la Ulibo la intestavano a Carlo Marx.

Che i sinistri professori percepiscono che la città dei liberi ed i suoi cittadini siano il nuovo humus della democrazia e della politica in Italia lo posso pure credere, non sono cretini anzi hanno visto giusto; che vogliano fare confusione come con il termine liberale? Oppure hanno deciso di fare l’Università per la nostra città e tendono ad omologarci? Non so che dire ne che pensare ma la storia mi suona brutta. Ed allora invito il Sindaco a sporgere protesta anche attraverso un Consiglio Cittadino Aperto mettiamo in atto strategie di difesa e quant’altro, facciamo mozioni, OdG, petizioni, ricorsi e fatemelo dire scendiamo in guerra per difendere la nostra città dagli equivoci sinistri. Arruoliamo e fondiamo la “Brigata hacker per la libertà” oppure fondiamo il “BO. Ulibo.” Ovvero boicottiamo l’Ulibo e salviamo Tocqueville dall’infamia comunista che già il poverino si rivolta nella tomba. Sindaco fatti sentire.


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venerdì, gennaio 12, 2007

Una Giulivata di Buon Anno

Tra i tanti SMS di augurio ricevuti in occasione delle festività uno si distingue per avermi fatto molto sorridere, una novità di cui non ero a conoscenza, la voglio socializzare sul web e ne voglio lasciare traccia.

La Preghiera dell’anticomunista.

O Gesù dagli occhi tristi fai sparire i comunisti,

se risolvi sto problema che sparisca anche D'Alema.

Canteremo le tue lodi se schiattasse pure Prodi,

una festa con i botti se morisse Bertinotti.

Tu col cuore sempre aperto fai svanire Diliberto,

e con gli angeli tuoi belli porta in cielo anche Rutelli.

O mio caro buon Gesù

Non ne far nascere più.

Amen.

Come dire, una Giulivata di Buon Anno!!!


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