mercoledì, marzo 21, 2007

Contrordine Compagni!

Contrordine Compagni!!!. Uscite di casa solo con 2 canne e non più con 4 altrimenti vi si incula. E' finita la pacchia, ricordate la ministra Turco aveva fatto un decreto che raddoppiava la dose ad uso personale e allora facemmo un post adesso invece tutto come prima. Pare che La turco si sia basata su fatti scientifici e non di costume ed è stata smentita. Ma non faceva prima a dire da adesso in poi si può fumare come i turchi perchè lo dico Io e basta. Quindi ragazzi Occhi 2 canne e non più di due ogni volta che uscite di casa altrimenti vi si inculano come i turchi.

Ecco la nota dell'agenzia stampa

Roma, 21 mar. (Adnkronos Salute) - Il Tar del Lazio ha annullato il 'decreto Turco' sulla quantità massima di cannabis a uso personale, che aveva raddoppiato la dose lecita innalzandola da 500 milligrammi a 1 grammo di sostanza.

Dopo la sospensione del decreto, la scorsa settimana, oggi i giudici della III sezione quater del Tar del Lazio hanno depositato le motivazioni della sentenza con la quale hanno accolto il ricorso proposto dal Codacons, dall'Associazione Articolo 32 e dall'Associazione italiana per i diritti del malato - Aidma Onlus.

Il decreto del ministero della Salute "deve essere annullato - recita la sentenza - in quanto la motivazione dell'atto, peraltro esclusivamente orientata nell'ambito delle ragioni sanitarie, non spiega le ragioni delle scelte operate, né esse vengono adeguatamente giustificate sulla base di approfondimenti specifici sugli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti in questione".

"In particolare - affermano i giudici - il provvedimento qui impugnato, dopo aver genericamente constatato che il principio attivo delle due sostanze in questione", cioè i principi attivi delta-8-tetraidrocannabinolo e delta-9-tetraidrocannabinolo, "è diverso da quello di altre sostanze stupefacenti, ancora la scelta al minor potere di indurre alterazioni comportamentali e scadimento delle capacità psicomotorie, senza considerare che per il secondo dei suddetti parametri è prevista per entrambe le sostanze un'alta incidenza e intensità di effetti disabilitanti, intesi proprio come grave scadimento della performance psicomotoria nell'esecuzione di compiti complessi. In relazione a tale parametro, come individuato dall'unico documento scientifico in possesso dell'amministrazione, il raddoppio del fattore moltiplicatore, da 20 a 40, non appare certo congruo".
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A volte ritornano!!!!

Sarà perchè siamo in campagna elettorale però a volte ritornano. Cosa? ma è ovvio, i capi di imputazione!

Regioni - Sicilia


Nella foto Infophoto il presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro
Archiviata dal gup su richiesta della Procura

Mafia, la Dda chiede la riapertura dell'inchiesta su Cuffaro


Il presidente della Regione Siciliana è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito del processo per le 'talpe' a Palermo

Palermo, 19 mar. (Adnkronos) - E' stata chiesta al gip dal procuratore capo di Palermo Francesco Messineo la riapertura delle indagini sul presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro (nella foto), per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. La notizia viene confermata da ambienti giudiziari.

L'accusa per Cuffaro, imputato nell'ambito del processo per le 'talpe' della Procura di Palermo per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, era stata archiviata dal gup su richiesta della Procura. Adesso, invece, è arrivata la nuova richiesta di aggravare la posizione del governatore siciliano.

Nei mesi scorsi si era aperta una spaccatura all'interno della Direzione distrettuale antimafia di Palermo proprio a causa di una eventuale riapertura di indagini sul presidente della Regione. A chiedere l'aggravante per il governatore era stato, in particolare, il pm Antonino Di Matteo, uno dei tre rappresentanti dell'accusa nel processo per le 'talpe'. Si erano espressi contro, invece, gli altri due pm Maurizio De Lucia e Michele Prestipino, oltre al procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone.

Di Matteo, dopo la polemica, non ha più presenziato in Aula al processo per le 'talpe' che si celebra davanti alla Terza sezione penale del Tribunale di Palermo.
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giovedì, marzo 08, 2007

L'amaro calice della rinuncia

L'amara costatazione che la libertà di un Popolo non è illimitata. La libertà di un popolo di far parte di un dato contesto delle alleanze tra stati è limitato dalla possibilità che il perseguimento di tale obbiettivo, qualora raggiunto, provoca la limitazione proprio della libertà tanta auspicata e ricercata. Che sto dicendo? ascoltatevi il ragionamento terra terra del Presidente della Regione Cuffaro e di suo Compare serenamente seduti in salotto che si gustano un buon bicchiere di vino che nel ragionamento si tramuta nell'amaro calice della rinuncia alla libertà.

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Il Convegno dei R.L. con Mellini e giustiziagiusta.info


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